Set 23

Seconda tappa: Kanab – Moab

Se ieri pensavamo di aver fatto una visita al paradiso in quanto a bellezza, oggi dobbiamo accettare che quella fosse solo l’anticamera del paradiso.

Non c’è assolutamente nessuna parola o descrizione che possa anche solo minimamente dare la sensazione dello splendore che abbiamo visto oggi ma provo brevemente a raccontare qualcosa.

Giusto per dare un’idea: quando a casa necessito di 50 minuti per andare da Ravarino a Reggio Emilia (40Km) ho già il cervelleto pieno di brutte parole ed invece qui 750 Km e 10 ore di macchina senza accorgersene (beh dai, verso la fine con il calar del sole un pò abbiamo accusato).

Dietro ogni curva si può trovare qualcosa di nuovo, siamo passati dal deserto alla foresta, dal canyon ad un crinale a 3600 metri di altezza in meno di 3 curve.

Per non parlare del Bryce Canyon, guardarlo e continuare a chiedersi se è tutto vero o se è solo un paesaggio della Disney.

Ma ecco la mappa della tappa odierna.

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Dopo essere partiti da Kanab, dove abbiamo dormito in un Motel molto molto carino completamente American Style, ci siamo diretti verso il Bryce Canyon nel quale abbiamo passato la maggior parte del tempo non on the road, ma camminando.

Per quanto il paesaggio durante il tragitto fosse già più che soddisfacente ecco che dietro l’angolo spunta qualcosa di inaspettato, senza accorgercene siamo entrati nella Dixie National Forest ed in particolare nel Red Canyon, perché red? ecco perchè…

Ripreso fiato da quanto visto entriamo nel Bryce Canyon ed ecco che rimaniamo nuovamente a bocca aperta, ci sono diversi punti da cui vedere questo fantastico anfiteatro naturale, questo è solo uno dei 4

Ma la cosa che nessuna fotografia potrà mai ricreare è il senso di vastità che si prova qui, l’altopiano del Bryce Canyon si alza rispetto al suolo di circa 2000 piedi e la vista si perde lontano, tra stupende vallate e catene rocciose, come se niente avesse mai fine

Dopo circa due ore, comprese di pranzo, partiamo con la nostra fedele Toyota Yaris (che non c’entra nulla con quella europea) alla volta del Capitol Reef National Park. Seguendo le indicazioni date dal navigatore avremmo dovuto seguire una strada ben precisa ma l’istinto ci ha suggerito che sarebbe stato più carino seguire la strada interna. Nessuna scelta si è mai rivelata più saggia. Mai visto niente di simile.

Il tutto comincia con l’arrivo ad un piccolo paesino, 20 case, chiamato Escalante. Considerando che davanti a noi c’erano ancora 500 Km e che il sonno pro-fuso post-pranzo cominciava a prendere il sopravvento, tra le 20 case ne troviamo una dall’invitante insegna sulla quale vi è scritto “Caffé”.

In realtà all’ingresso ci accorgiamo che fa tutto tranne che caffé, vende cappelli, coltelli, cianfrusaglie di ogni tipo, mappe, un pò il centro commerciale del paese (peccato non fosse più grande di 20 metri quadrati) ma si, fa anche caffé, solo doppi però (!?!?!?!); effettivamente non era neanche malvagio per essere un caffé di un paesino sperduto degli USA.

Rispedito al mittente il sonno riprendiamo il nostro viaggio verso Capitol Reef. La nostra convinzione era che non avremmo trovato molto nel tratto di viaggio (circa una 70ina di Km) che ci accingevamo a fare ma anche in questo caso l’errore era dalla nostra, macchina fotografica carica (ricordate che negli USA ogni volta che trovate un cartello “Attenzione pendenza dell’ 8/10%” è presagio di paesaggio stupendo) e via di una 50ina di chilometri da “Signore degli Anelli”.

Prima ci troviamo di fronte l’Arizona al completo da 2000 metri di altezza, passato questo saliamo fino a 2500 metri, passiamo una foresta e ci troviamo su di un crinale ai cui lati due strapiombi.

Avete mai immaginato di essere in bici e di voler pedalare sulla riga bianca della strada immaginando di non poter assolutamente varcarla in quanto circondata dal vuoto (probabilmente no, effettivamente quello compulsivo si sa che sono io)? Questa  comunque era la sensazione, qualcosa di straordinario ma allo stesso tempo inquietante per quanto surreale, rendersi conto di fare veramente fatica ad accettare che quell’immenso spettacolo fosse vero.

Ecco che saliamo poi fino a 3200 metri nel bel mezzo di stupende foreste ed infine iniziamo la discesa che porta al marziano Capitol Reef…

Una volta superato il suggestivo paesaggio ci inoltriamo infine nel deserto alla volta di Green River da cui poi ci dirigeremo verso Moab inseguiti da un simpatico cielo nero gorgogliante di pioggia fresca.

Alla fine della giornata abbiamo percorso quasi 750 chilometri in 10 ore ed è arrivato il momento di ricaricare il telefono (Telecamera HD del viaggio), la macchina foto (dopo aver scaricato le 1050 fotografie delle due giornate) e noi stessi con una bella dormita.

A domani con Arches National Park, Dead Horse Point State e Mesa Verde, probabilmente la metà dei chilometri percorsi oggi, una tappa più tranquilla.

Lascio alle 400 foto della giornata il tentativo di comunicare un minimo di quanto visto. Noterete la chicca della prima foto, il poliziotto alla guida non è vero, è un manichino sistemato da spaventa-autisti sprovveduti dal piede pesante.

Per concludere ricordate, se doveste mai trovarvi a fare un giro tipo il nostro, non fate mancare dal vostro itinerario il tratto di strada che collega il Bryce Canyon a Hanksville passando da Escalante e Boulder, il resto lo trovate nelle mappe, questo non lo so!!! A domani.

2010-09-23 2° tappa Kanab – Moab

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Set 22

Las Vegas -> Kanab

Ecco le foto della prima tappa: Las Vegas – Kanab passando per ZION national park

Prima Tappa – Las Vegas – Kanab

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Set 22

Mappa Prima Tappa

A completamento del post precedente ecco la mappa della prima tappa, purtroppo GOOGLE maps non conosce ancora la nuova strada che da Rockville conduce a Kanab, un incredibile tunnel all’interno della roccia, qualcosa di spettacolare. Per questo una volta arrivati allo ZION canyon mostra che siamo tornati indietro anche se non è stato cosi, immaginate di unire i due segnaposti. prima tappa


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Set 22

1° tappa

Siamo arrivati alla fine della prima tappa tagliando il traguardo in un carinissimo motel di kanab, piccolo paesino dello Utah.

Stamattina siamo partiti in macchina da Las Vegas, lasciando una camera che era una mezza via tra un set di un film porno e un set di un film dell’orrore.. In macchina abbiamo percorso circa 200 miglia attorniati da un paesaggio mozzafiato per arrivare al Zion National PArk. Abbiamo avuto qualche problema a capire come funzionava il parco e purtroppo siamo entrati un pò tardi, ma è un posto fantastico, da togliere il fiato. Tutto il viaggio è stato documentato con circa 300 foto, se andiamo avanti così non basta un computer della nasa per salvarle tutte. La colonna sonora ci è stata fornita dalle stazione radio locali, all’inizio rock’n’roll per poi lasciare il posto ad un fantastico country.

Adesso una doccia e poi si dorme, domani ci aspetta la tappa più lunga.

Spazi infiniti, panorami mozzafiato, natura spettacolare..

Al prossimo aggiornamento.

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Set 19

Un omaggio…

Per questo ti dobbiamo qualche costina… grazie mille Stefano e Sara

httpv://www.youtube.com/watch?v=PwQgot1vCgo

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Set 19

Facciamo un brindisi…

gingillo“Facciamo un brindisi, ai nostri sposi…”

Se avessi dovuto pensare al matrimonio perfetto probabilmente non sarei riuscito ad immaginare tutto quello che è successo ieri.

Alla faccia della pioggia, alla faccia delle nuvole e di ogni condizione meteo avversa (fortunatamente siamo riusciti ad entrare ed uscire dalla chiesa asciutti) tutto si è svolto nel migliore dei modi migliori.

Uno dei momenti principali è stato sicuramente l’apertura del magnifico gadget che potete ammirare nell’immagine qui a fianco, prima o poi mio cugino mi dirà anche dove è riuscito a recuperarlo.

Comunque sia lui pensava di fare uno scherzo ed invece ha regalato una di quelle cose che diventeranno un pò il logo di casa nostra.

Certamente questo andrà a far parte di una magnifica zona della casa contenente l’uomo accoltellato (magnifico porta coltelli a forma di uomo stilizzato con coltelli piantati in ogni dove) ed il maiale di ceramica porta monete.

Grazie veramente ancora a tutti quanti, a Govo e la sua band, veramente fantastici, preparatevi che potrebbero esserci altre serate per voi e ad Alex, superbo DJ in grado di tenere la gente in pista fino alle 3.30 di notte, e probabilmente con più prosecco nelle vene che sangue (non era il solo), speriamo abbia gradito.

Grazie alla Bruna, Lino, camerieri e tutto il catering, cibo fantastico e servizio pregevole in ogni dettaglio, nulla ci è stato fatto mancare.

Grazie al Cicci (penso venga chiamato cosi) e a tutti i fotografi/video/luci per essere riusciti(adesso poi vedremo le foto) ad immortalare i momenti più importanti senza essere per niente invasivi (ecco, 10 minuti all’inizio di foto in villa ma ci stavano vista la bellezza del posto).

Grazie al Sette di Fiori, per aver adornato con cotanta eleganza floreale il luoghi della nostra festa.

Grazie a madre natura per aver creato l’uva e grazie a Col Vetoraz e Cantina Bellei per averla trasformata in un fantastico vino.

Un grazie a chi ha passato l’ultima settimana a preparare le nostre bomboniere, speriamo possiate gradire.

Un grazie ai nostri amici che hanno dedicato le ultime giornate a casa nostra ad aiutarci a preparare tavoli e posti.

Grazie ad Alba, Andrea, mio nipote Matteo ed a Cinzia per aver letto in chiesa.

Un grazie particolare, ma soprattutto complimenti, a Claudia per la voce ed ad Elena per l’arpa, siete riusciti a far commuovere mezza chiesa.

Un grazie anche a Don Bogus, che ha accolto con affetto le nostre gaf davanti all’Altare.

E’ stato veramente fantastico, il giorno più importante della nostra vita (fino ad ora) grazie a tutti i presenti, alla simpatia ed alla voglia di divertirsi è diventato anche il giorno più bello sicuramente della nostra vita, grazie a tutti.

Spero di non aver dimenticato nessuno degli organizzatori/esecutori della nostra festa, in caso contrario non me ne vogliate, il ringraziamento va anche a tutti voi.

Un grazie infine particolare va alle nostre famiglie, per averci fatto arrivare fino a qui talmente sicuri del passo che stavamo per fare, e per averci supportato in ogni momento durante l’avvicinamento a questo giorno, in pratica per gli ultimi più meno trent’anni.

Adesso prepariamo le valige per il viaggio dei viaggi (fino ad ora come dice giustamente Gabri) sperando di trovare spazio tra una tappa e l’altra per mettere qualche fotografia e aggiornare il blog.

A presto…

Ale e Valli

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Set 18

Eccoci

Niente meglio di Italo poteva suggellare l’arrivo del Giorno. I parenti stretti dello sposo (quelli della sposa vivono qui, qui dove?) sono arrivati ed il biglietto della zia Terry anche, impeccabile e creato utilizzando una calligrafia da accademia d’arte.

I vestiti sono pronti (bisogna togliere i bottoni della camicia) ed ora aspettiamo solo l’arrivo delle 16.30.

Le ultime due sere le si sono passate preparando e finendo il tabellone degli sposi (tableau de mariage in matrimoniesco) assieme agli amici, veramente bello.

Un’esperienza fantastica, la realizzazione di quello che si vuole fare, la decisione, la preparazione del tutto, un’avventura vera e propria che ci mette di fronte ad una delle più grandi responsabilità che, a prescindere da qualunque idea si abbia della vita e dell’uomo, un essere umano possa “decidere” di avere.

Dopo 31 anni (per me, 28 per lei, quindi 29,5) domani nascerà la nostra famiglia, entrambi arriviamo da due famiglie stupende ed unite, speriamo di meritarci quello da cui veniamo.

Tante volte mi è stato chiesto se avevo paura, se ero sicuro di quello che facevo, qualcuno ha anche detto che siamo coraggiosi a creare una famiglia in questo mondo dove la fuga dalle responsabilità è la prerogativa prima di qualunque organizzazione personale di vita.

Io non capisco di cosa dovrei preoccuparmi, della naturezza della decisione? Della capacità di dialogo? Delle discussioni? Dei problemi da risolvere? Della monotonia? Niente di questo, come può essere monotona la decisione di due persone che scelgono di cambiare la propria vita in funzione di un progetto più ampio che ha la sua realizzazione finale nella creazione di nuova vita.

Domani è il nostro giorno, domani saranno tutti li, amici e parenti a festeggiare tutti assieme nella nostra festa più importante.

Ma dopo? che fine farà questo spazio? che fine faremo noi? Non vediamo niente di male a rendere pubblica una parte di noi (piccola ma pur sempre una parte di noi). Del resto ciò che fa spettacolo adesso è la trasgressione, l’improbabile, il diverso, la nicchia, il male, le notizie negative, il pessimismo, il terrore ed il controllo. Beh noi, giorno dopo giorno, esperienza dopo esperienza cercheremo di comunicare un pò degli stati d’animo divertenti che viviamo giorno per giorno, non come Ale, non come Valli ma come alevalli.

Grazie a tutti quelli che ci hanno seguito, grazie a tutti quelli che hanno partecipato e grazie a tutti quelli che continueranno a ridere, scherzare e riflettere assieme a noi, qui, sul web, e nella vita di tutti i giorni, e che la festa abbia inizio…

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Set 16

Col Vetoraz … Botte di ferro

Un grazie a mio cugino che mi ha passato un articolo scritto da Andrea Gori in cui viene esaltata la qualità del buon prosecco che berrete sabato.


“L’onnipresente Prosecco (se volete assaggiarne uno splendido cercate il Cartizze di Col Vetoraz) è protagonista invece de Il Giusti preparato  con 3 cl di melone fresco frullato e 7 cl di prosecco brut  servito in una flute.”

Fonte: http://www.intravino.com/assaggi/mixer-i-cocktail-col-vino-sono-qui-per-restare/

il nostro sarà il Millesimato ma non vi preoccupate, la qualità è comunque elevatissima.

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Set 16

un nuovo tassello al nostro viaggio

Andiamo anche qui!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!

le reve

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Set 15

Menu e Libretti

Prosegua senza tregua la stampa dei libretti e dei menu…

500.000 copie dei libretti da distribuire in tutta la bassa modenese e da dare fuori dalla chiesa a tutti coloro che hanno contribuito ad uno spostamento preciso puntuale dei banchi.

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